I Biazaci, gli affreschi del convento di Santa Maria degli Angeli e l'influenza di Carlo Braccesco:Paragrafo Analisi stilistica
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I Biazaci, gli affreschi del convento di Santa Maria degli Angeli e l'influenza di Carlo Braccesco:Paragrafo Analisi stilistica
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Nel ciclo dell'ex chiesa di santa Maria degli Angeli si rivela l'importanza dell'attività compiuta dai Biazaci in Liguria. Se gli stilemi più caratteristici del loro linguaggio fanno bella mostra di sè sia nelle fisionomie lineate sia negli ampi panneggi della Trinità e della Madonna della Misericordia, i brani restanti rivelano il fascino subito dall'opera di Carlo Braccesco, lungamente osservata durante la campagna decorativa condotta a Montegrazie (Imperia). Il modo in cui san Cristoforo solleva esageratamente la veste lasciando scoperte le gambe richiama l'identico atteggiamento studiato da Carlo per il santo traghettatore campito nei pilastrini del polittico ideato nel 1478 per la parrocchiale del centro rivierasco, mentre nella Madonna con Bambino in trono tra san Francesco e san Bernardino l'omaggio dei maestri buschesi si fa ancora più esplicito, visto che sia la figura della Vergine - con il suo sguardo pensoso, il cappuccio composto a fasciare dolcemente la chioma fluente, e la veste assestata intorno al busto appena sotto il seno - sia quella del Bambino riprendono fedelmente il modello offerto dal collega nella stessa macchina d'altare.